La pandemia ha modificato le modalità di frequenza e i metodi di insegnamento della scuola e dell’università. Negli ultimi due anni infatti gli atenei tradizionali hanno dovuto riorganizzare gli insegnamenti e il piano di studi in base alle chiusure, con un passaggio improvviso e rapido alla didattica a distanza.
La velocità di questo passaggio ha causato non pochi problemi a docenti e studenti, che si sono dovuti adattare a sistemi di insegnamento ai quali non erano abituati e a strumenti che non conoscevano in maniera approfondita.
Differenze tra Università online e tradizionale
Di contro le università online sono state avvantaggiate, perché erano già preparate all’e-learning e possedevano già piattaforme pensate per le lezioni a distanza. Le 11 università telematiche riconosciute dal MIUR, tra le più famose Unicusano, hanno dunque solo dovuto trasferire online alcune sedute di laurea ed esami senza sconvolgere l’intero sistema formativo.
Queste differenze tra università tradizionale e online hanno favorito una rivalutazione di quest’ultima e, secondo un’indagine di skuola.net, il 50% delle future matricole sarebbero propensi a scegliere l’università telematica. L’università a distanza favorirebbe inoltre la possibilità di studiare e lavorare contemporaneamente perché le lezioni si possono seguire in ogni momento della giornata.
Un aspetto molto interessante che potrebbe favorire un aumento del numero dei laureati in Italia la quale al momento è molto al di sotto della media europea. Dagli ultimi dati Istat risulta che nel nostro paese solo il 20% della popolazione tra i 25 e i 64 anni è laureato, contro una media del 32% in Europa. Un divario che va assolutamente colmato per mantenere una competitività nell’Unione Europea e che va incentivato anche con forme innovative di acquisizione delle conoscenze.
Del resto, il titolo conseguito online è equipollente a quello delle università tradizionali e, dopo la pandemia, anche gli studenti sono convinti che non ci siano particolari differenze tra le due modalità.
I vantaggi dell’università telematica
L’università telematica ha il grande vantaggio di poter essere frequentata da casa o comunque a distanza, senza dover seguire un calendario specifico delle lezioni e potendo organizzare il tempo come meglio si crede. Per questo motivo, chi ha già conseguito la laurea triennale magari in un ateneo tradizionale, vede nella laurea magistrale in modalità telematica un’occasione per completare la propria formazione senza rinunciare a proposte lavorative.
Potendo infatti studiare in qualsiasi momento, mentre ci si specializza si può entrare nel mondo del lavoro e unire teoria e pratica, una combinazione molto utile anche per allenare le cosiddette soft skills.
Le università online inoltre non prevedono un necessario trasferimento in un’altra città, perché l’unico spostamento richiesto è quello per raggiungere la sede più vicina per sostenere l’esame. Ciò comporta un risparmio sulle spese di vitto e alloggio per tutti coloro che vivono al di fuori dei grandi centri urbani.
Università tradizionale e DAD
Nonostante le difficoltà iniziali, anche l’università tradizionale ha colto il crescente interesse per la DAD (didattica a distanza) e, con la presentazione dei nuovi corsi per l’anno accademico 2021-22, ha inserito tra le opportunità anche la modalità blended per seguire i corsi. Un’apertura ad innovative tecniche di insegnamento che potrebbero portare a numerose novità positive.
I piccoli atenei ad esempio, grazie alla possibilità di frequentare in maniera telematica, potrebbero estendere la propria platea di iscritti e quindi avere più introiti. Le università più blasonate invece potrebbero attrarre i potenziali iscritti che avrebbero difficoltà a trasferirsi per il costo della vita in una grande città.