Cosa vedere ad Acireale

Acireale è una località termale e un piacevole scalo tra Catania (16 km) e Taormina (circa 35 km). È allo stesso tempo la città del limone, della pasticceria, della cassata siciliana (tipico dolce siciliano a base di ricotta, frutta candita, pasta reale o gelato), del teatro dei pupi e, infine, del barocco. Una graziosa e tranquilla cittadina dove ci sono più di 100 chiese.

La città ha avuto una storia difficile e travagliata, subendo le guerre tra Arabi, Normanni, Angioini, Aragonesi, nonché le ire dell’Etna e terremoti. Molti abitanti hanno pagato con la vita il desiderio di stabilirsi in questi luoghi. L’ultimo grande terremoto, nel 1693, distrusse la città e mise fine al suo sviluppo economico.

Sono comunque molti i punti di interesse da poter visitare nel comune catanese ai piedi dell’Etna. Ecco tutte le attrazioni da segnare in agenda.

Itinerario ad Acireale

Acireale è uno dei pochi comuni siciliani che può vantare di ospitare tante bellezze naturali, trovandosi sulla costa e a poca distanza dalla montagna, con il maestoso vulcano Etna a fare da sfondo, oltre ad avere un centro storico monumentale, con edifici e stili architettonici diversi, che vanno dal barocco siciliano al gotico. La sua Riserva Naturale della Timpa è un luogo paradisiaco da visitare, con ambienti scenografici e spiagge spettacolari che si sposano perfettamente con le esigenze di tutti i turisti.

I luoghi del centro storico di Acireale si possono visitare anche a piedi attraverso una piacevole passeggiata, consigliata per ammirare ancora di più lo splendore architettonico che caratterizza la città. La Piazza centrale della cittadina, Piazza Duomo, ospita gli edifici principali di Acireale: tra questi la Cattedrale, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il Palazzo Comunale e il Palazzo di “Modò”.

Chiesa San Pietro e Paolo Acireale

User:Debernardis2, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons – Basilica dei Santi Pietro e Paolo

Il Duomo di Acireale è intitolato a “Maria Santissima Annunziata“, ma è dedicato al culto di “Santa Venera“, patrona della città. La chiesa originaria risale al XV secolo, ma è stata negli anni rimaneggiata secoli e l’interno della cattedrale è piuttosto suggestivo per via degli affreschi che ricoprono le colonne e il soffitto.

A poca distanza, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo fu edificata a metà del XVI secolo e ricostruita nel primo decennio del XVII secolo in tipico stile barocco. L’interno è a navata unica, ornato da dipinti di Pietro Paolo Vasta e Giacinto Platania, due dei più celebri pittori Acireali.

Acireale Archeologica

La Pinacoteca Zalantea di Acireale, con la sua collezione di reperti archeologici, contiene dipinti di molti artisti locali, e insieme a Pietro Paolo Vasta ci sono opere di Giacinto Platania, pittore realista con una forte tendenza al realismo e al paesaggio; Matteo RagonisiEmanuele GrassoAntonio Bonaccorsi e altri. Di notevole valore storico è anche la collezione archeologica della Pinacoteca Zalantea, con ceramiche corinzie particolarmente degne di considerazione. Il Palazzo Comunale di Acireale, anch’esso in stile barocco, fu progettato a metà del XVII secolo e ricostruito dopo i danni del grande terremoto. I punti salienti includono i balconi e le parti in ferro battuto.

palazzo Duomo Acireale

I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons – Piazza del Duomo

Poco ad ovest di Piazza del Duomo si può visitare un altro interessante edificio religioso, la Basilica di San Sebastiano. La basilica risale al XVIII secolo e presenta una facciata che unisce più ordini preceduta da una balaustra. L’interno è ricco di affreschi di Pietro Paolo Vasta che illustrano la storia della vita e del martirio di San Sebastiano: anche qui la grandezza e il colore delle tele e degli affreschi creano uno spettacolo impressionante.

Acireale è poi nota in tutta Itali per il suo coloratissimo Carnevale, con una tradizione secolare che è entrata nel cuore di tutti i turisti che l’hanno vissuta almeno una volta. Questa è anche l’occasione per gustare dolci tradizionali come le zeppole al miele, le crespelle di San Giuseppe o i cannoli ripieni.