Sindrome di Asperger: cos’è e come riconoscere i sintomi

La Sindrome di Asperger, diagnostica all’attivista ambientale Greta Thunberg, è un disturbo dello sviluppo neurologico che rientra nei disturbi dello spettro autistico. Diversi esperti la definiscono come una forma altamente funzionale di autismo poiché condivide con esso diverse caratteristiche. Di solito viene diagnosticata tra i quattro e gli undici anni. Ecco cos’è la Sindrome di Asperger e come riconoscerne i sintomi.

Cos’è la sindrome di Asperger?

La Sindrome di Asperger fa parte dei Disturbi dello Spettro Autistico (DSA). Si tratta dunque di un disturbo del neurosviluppo: il cervello della persona con sindrome di Asperger funziona in modo diverso dal solito, soprattutto nella comunicazione e nell’interazione sociale e nell’adattamento flessibile alle esigenze quotidiane.

Questa sindrome condivide le caratteristiche principali dell’autismo. La persona con la Sindrome di Asperger ha grossi problemi di comunicazione interpersonale, difficoltà a relazionarsi con gli altri e scarsa flessibilità di pensiero e di comportamento. Possiede comunque una capacità di linguaggio fluente e una capacità intellettuale media e addirittura superiore alla media della popolazione.

La loro disabilità non è dunque evidente, manifestandosi solo a livello di comportamenti sociali inappropriati, che generano problemi per se stessi e per le famiglie in tutti gli ambiti. In generale, la diagnosi della condizione tende a essere fatta quando il bambino è in età scolare.

Quali sono i sintomi della sindrome di Asperger?

Gli individui con la sindrome di Asperger hanno problemi con le capacità sociali, emotive e comunicative e mostrano anche comportamenti e interessi insoliti. Alcune caratteristiche che si possono osservare sono:

  • Difficoltà a capire i sentimenti degli altri o ad esprimere i propri sentimenti.
  • Difficoltà a comprendere il linguaggio del corpo.
  • Evitano il contatto visivo.
  • Vogliono stare da soli o vogliono interagire ma non sanno come.
  • Hanno interessi molto specifici, a volte ossessivi.
  • Parlano solo di se stessi e dei loro interessi.
  • Parlano in modo insolito o con uno strano tono di voce.
  • Hanno difficoltà a fare amicizia.
  • Provano nervosismo quando si è in grandi gruppi sociali.
  • Presenza di rituali che rifiutano di cambiare, come una routine della buonanotte molto rigida.
  • Fanno movimenti ripetitivi o strani.
  • Mostrano reazioni sensoriali insolite.

Tuttavia, con il giusto supporto e servizi, le persone con Sindrome di Asperger possono migliorare il modo in cui affrontano le sfide e imparare a superarle, oltre a rafforzare i propri punti di forza.

Come pensa e come si comporta una persona con la Sindrome di Asperger?

Il suo modo di pensare è rigido e concreto, il che lo aiuta nelle attività che richiedono attenzione ai dettagli e ripetizione di schemi, ma ha difficoltà in compiti che richiedono creatività o la ricerca di alternative per risolvere i problemi.

La persona con sindrome di Asperger è fedele alle routine che, a volte, segue in maniera rigida e ripetitiva. Le routine forniscono sicurezza e linee guida specifiche per l’azione ma ne limitano il comportamento, rendendo difficile l’adattamento ai cambiamenti, a situazioni nuove o imprevedibili.

Chi soffre di questa sindrome ha interessi molto concreti e specifici sui quali accumula molte informazioni e dedica molto tempo, diventando a volte la principale fonte di conversazione e dedizione. Può essere estremamente sensibile ad alcuni stimoli nell’ambiente, che provocano disagio o dolore (rumori, luci, odori, sapori, ecc.).