Come funziona la macchina del caffè americano

Il caffè americano è una moda ormai da tempo sbarcata anche in Italia. In questo articolo scopriremo qualcosa della sua storia ma, più nello specifico, le caratteristiche e il funzionamento di una tipica macchina per preparare questa bevanda.

Il caffè americano

Il percorso del caffè americano è stato molto particolare. L’abitudine tutta italiana di bere una tazza di caffè nei più vari momenti della giornata, è stata ripresa negli Stati Uniti con qualche variante, per poi tornare nuovamente da noi in patria diventando un vero e proprio trend.

Ma che cos’è il caffè americano e in cosa si differenzia dal comune caffè da noi conosciuto? Si tratta di una bevanda a base di una miscela di caffè macinato finemente a cui viene aggiunta molta acqua per renderla più lunga. In USA e nei locali più trendy in Italia, viene servita dentro un grande bicchiere di carta da passeggio per cui la si sorseggia solitamente camminando tra le vie dello shopping; oppure anche seduti a tavola, accompagnata dai donuts, tipiche ciambelle a stelle e strisce, tanto per rimanere in tema con l’oltreoceano.

Oggi in qualsiasi locale di ristorazione è possibile ordinare direttamente dal menù un caffè americano ma il mercato ha fatto in modo che sia possibile anche prepararlo a casa grazie all’offerta di apposite macchine per il caffè.

Caratteristiche e funzionamento della macchina

Al primo impatto lo strumento si differenzia da una comune macchina per l’erogazione del caffè per la presenza di una ampia brocca, e una serbatoio capiente, dove viene aggiunta acqua per più tazze; infine, c’è la vaschetta, dotata di filtro, in cui si inserisce la miscela. Attraverso di questo passa l’acqua bollente insieme alla miscela, facendo scendere nella brocca il caffè.

La macchina funziona con la corrente, così da far bollire l’acqua, che poi passa attraverso il circuito.

Il quantitativo della miscela da mettere dentro la caffettiera deve seguire delle regole indicative. In generale si può dire che per 200 ml. di acqua si devono adoperare circa 75 grammi di caffè macinato. Misurato il corretto quantitativo con l’ausilio del dosatore, il caffè si inserisce nella macchina. Quindi, nel recipiente apposito, si versa l’acqua nella corretta quantità. Particolare è quello che riguarda la tazza: questa deve essere riscaldata in maniera preventiva affinché il caffè sia più gustoso e aromatico. Quando la tazza sarà calda, si dovrà collegare la caffettiera alla presa elettrica. La macchina dunque andrà accesa e in pochi secondi erogherà la bevanda.

Funzioni speciali, design e materiali

In commercio, come puoi vedere in questa lista, esiste una varia proposta di macchine per il caffè americano. A seconda del modello, più o meno evoluto, si possono avere delle funzioni speciali aggiuntive. Tra queste può esserci ad esempio un apposito timer utile alla programmazione di un dato orario di accensione e di spegnimento dello strumento, un display con menù rapido, un serbatoio a capienza varia. Alcuni modelli hanno invece una particolare cura del design, che può essere di stampo ultra moderno oppure vintage. Molto curati sono anche i materiali di fabbricazione, metalli leggeri e  robusti atti a garantire la massima durata nel tempo della macchina.

Altre possibilità

Le macchine studiate per fare il caffè americano permettono esclusivamente la preparazione di questa bevanda? Possiamo dire che esistono modelli che consentono anche di preparare, accanto all’americano, infusioni di tè e di tisane. Le macchine che permettono queste opzioni sono equipaggiate con  filtri in carta e hanno un sistema di funzionamento diversificato, che si basa su vari meccanismi preposti per il controllo della temperatura. Questo fa in modo che qualsiasi tipologia di infusione o di tisana possa mantenersi calda fino a che giunge il momento della sua degustazione.